Il presente lavoro, realizzato per foto e per testi, lungi dal proporsi quale opera completa ed esaustiva a carattere storico e didascalico, nell’intenzione degli autori si propone quale mero spunto di riflessione individuale per i lettori che si percepiscano sensibili protagonisti ed attenti osservatori di un passaggio epocale, tanto tragico quanto inaspettato, segnato dalla pandemia da COVID-19.
Trattasi di un progetto fotografico scaturito dalla spontanea necessità di abbracciare l’umanità costretta all’isolamento, guardarla attraverso l’umile e discreta profondità di un obiettivo fotografico, ascoltarla ed accoglierla mediante l’elaborazione di pensieri, riflessioni ed interrogativi esistenziali che hanno accomunato milioni di individui in tutto il mondo.
Non si è inteso documentare, in stile reportagistico, le sequenze sconfinate di scene tristi, angoscianti e inedite che hanno connotato la quotidianità delle vite stravolte dalla pandemia. Lo sguardo degli autori si è invece chinato sull’invisibile, sulle istanze interiori, per lo più inespresse, orientate verso la sperimentazione di una ricerca profonda della dimensione metafisica e spirituale di ciascuno.
“Distanti” si propone di offrire ai lettori – senza alcuna presuntuosa pretesa, ma con il sommesso auspicio di riuscirvi almeno in parte – un percorso di riflessione sulla condizione umana in tempo di Covid, dietro la guida credibile e silenziosa di scatti di vita vissuta e delle emozioni che essi suscitano in ciascuno, a seconda del proprio sostrato interiore.
A chiunque desidererà sperimentare questo breve “viaggio dell’anima”, l’invito e l’augurio degli autori è quello di “leggere” ciascuna fotografia con atteggiamento meditativo e contemplativo, lasciandosi accompagnare dalle riflessioni testuali offerte, ponendosi nella prospettiva di fare memoria di un tempo che è stato e che possa non tornare più, di un accadimento che ha lasciato lutti inconsolabili, ferite profonde ed ancora visibili, ma dal quale abbiamo anche appreso preziosi insegnamenti di vita.
… dalla nota degli Autori
Prefazione di S.E.R. Mons. Filippo Santoro
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GLI AUTORI:
Marilena Aprile Ximenes nasce nel 1984 a Putignano, ove trascorre infanzia e giovinezza formandosi negli studi ed in attività spirituali e di volontariato, in Italia e all’estero. Nel 1998 entra nell’A.G.E.S.C.I., ove poi diventerà capo educatore di gruppi giovanili. Curiosa verso la vita ed affascinata dalla dimensione transnazionale delle relazioni umane, si diploma presso il liceo classico-linguistico “E. Laterza”, successivamente iscrivendosi all’Università “A. Moro” di Bari, ove conseguirà la laurea in Giurisprudenza con tesi in Diritto canonico penale, abilitandosi immediatamente dopo alla professione di avvocato. La cultura giuridica e la formazione morale maturata la spingeranno verso molteplici esperienze: lo stage in Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede, il Servizio Civile in comunità minorile, i master universitari in Criminologia ed Economia del Turismo alla Bocconi di Milano e le scuole di specializzazione forense in diritto penale e diritto di famiglia e minorile. Appassionata di scrittura, profonde il proprio impegno personale e professionale di avvocato e docente, rivolgendosi in particolare al mondo dei diritti della famiglia, delle persone disabili e dei minorenni, con particolare attenzione alla realtà dei giovani.
Michele Di Mauro nasce nel 1986 a Putignano, città del sud-est barese, ed inizia sin dalla giovane età la sua sperimentazione fotografica, per poi farne oggetto di approfondimento etico e tecnico nel periodo universitario. Negli anni di studio che hanno condotto al conseguimento della laurea in Giurisprudenza, comincia ad appassionarsi alle vicende storiche e quotidiane del Paese, provando a tracciarne i contorni mediante la fotografia e la scrittura. Fotografo di reportage, predilige immergersi in realtà e luoghi nuovi ove dar vita a scambi di culture, di usi e tradizioni, approfondire stili di vita, documentandone gli aspetti attraverso le sue lenti. Nel 2019 cura la fotografia di scena per il mediometraggio Solitudine e sete, di Fedele Dalessandro, tra 2020 e 2023 dirige la fotografia e si occupa degli scatti di scena del lungometraggio 2020 – L’ultima primavera, per la regia di Fedele Dalessandro. Nel 2023 è FIOF Italian Photography Ambassador, esponendo in Albania.