Il volume raccoglie una serie di riflessioni su alcune “parole” di Dio particolarmente scomode.
Il Verbo della vita deve farsi carne e deve essere visto, udito, toccato, mangiato da ogni uomo.
Tutti vorremmo rivivere l’esperienza del farci strada tra la folla per “tentare di toccarlo”, come la donna emorroissa, o di “afferrarlo”, come Paolo di Tarso. Tutti siamo convinti che dovunque andremo non ci sarà vita se non c’è lui; per questo bisogna “toccare il Verbo”. Toccare per essere guariti, per vedere, per comprendere, per essere liberati, per fare comunione.
Le riflessioni dell’Autore in “Toccare il Verbo” non smarriscono mai le caratteristiche di semplicità e immediatezza. Brevi cenni, a volte, per invitare, delicatamente, a leggere, a meditare, ad incarnare il Verbo. Il lettore potrà rivivere l’esperienza dei discepoli del Battista: quando Gesù passò davanti a loro, il precursore non disse altro se non “è lui, seguitelo”. Ed essi lo seguirono.
Leggendo questo scritti si prova la sensazione di chi si ferma finché il Cristo non appaia e conquisti! La festa del grande amore si fa solo se amante e amato si incontrano.
Presentazione di Mons. Leonardo Sapienza, Protonotario, Reggente della Casa Pontificia.