Agostino ha lasciato all’Occidente un immenso patrimonio culturale in campo teologico, filosofico, etico, estetico, spirituale, biblico. I suoi scritti sono sempre in grado di rivelare
aspetti nuovi ad una cultura che tende a invecchiare in fretta, qual è la nostra.
Il suo immenso sapere non tende a produrre risposte rassicuranti, ma si offre come una sorgente di inquietudine a gettito continuo, che non può che generare nuovi orizzonti di ricerca, desiderio di verità e amore per la bellezza.
Da tutte le pagine di Agostino parte una domanda che è in continuo crescendo fino a lambire l’Eterno; questa “gigantesca domanda” è l’essere umano nella sua dimensione personale e sociale di ogni tempo e di ogni parte della terra.
L’Autore del libro, dando voce a numerosi testi di Agostino, a tanti filosofi, scrittori, teologi che si sono confrontati con il suo pensiero, mostra come Agostino ha contribuito decisamente a dare alla cultura europea un cuore, che l’Occidente rischia di perdere.
È urgente che l’Europa si riprenda quel “cuore” che proviene dalle coste dell’Africa.
Prefazione di Piero Coda.